sabato 25 febbraio 2012

3. LO SPIRITO SOSPINSE GESU' NEL DESERTO

I Domenica di Quaresima - Anno B - 26 febbraio 2012

di Luigi Mariano Guzzo

Marco 1,12-15
Subito dopo lo Spirito lo sospinse nel deserto
e vi rimase quaranta giorni, tentato da satana; stava con le fiere e gli angeli lo servivano.
Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù si recò nella Galilea predicando il vangelo di Dio e diceva:
«Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete al vangelo».

Una curiosa leggenda araba –raccolta dal missionario Piero Gheddo- narra che Dio dal deserto ha tolto ogni albero, ogni animale, ogni persona per crearsi uno spazio dove poter camminare e riflettere in pace e solitudine. Il deserto è così il giardino di Dio.
Ma è anche il luogo del silenzio.
E Gesù comincia proprio da qua la sua carriera di messia.
Tra le dune di un lembo di terra impervio, aspro, arido e ostile trova se stesso con le sue debolezze.
E’ nudo di fronte alle paure e, perché no, alle ambizioni del tutto umane.
Barare o meno con la vita? Lui sceglie la strada della coerenza e della verità.
E noi non abbiamo più alibi: cercare oltre le tentazioni del male è possibile.
Anzi: è necessario per tessere le trame dei nostri incontri quotidiani.
D’altronde ogni Amore è una scintilla misteriosa di silenzio.
E’ la adrenalina di chi ha il coraggio di camminare verso sentieri inesplorati dell’animo umano.
E’ la follia di chi rischia tutto per un pugno di Cielo.
E’ l’azzardo di chi riempie la vita di sabbia del deserto … che ha il colore dell’oro.

Omelia di Padre Pasquale


Antonio Di Lieto racconta la sua bellanotizia (Cliccare per entrare nel sito)

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